domenica 21 ottobre 2012

Centro Nazionale del Libro Parlato: comunicato Cobas del 21 ottobre 2012

Pubblichiamo il comunicato dei Cobas del Pubblico Impiego relativo alla situazione del Centro Nazionale del Libro Parlato del 21 ottobre 2012




Il Libro Parlato è un servizio che l'Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti fornisce gratuitamente da anni a non vedenti e a tutte le persone con difficoltà di lettura assicurando loro, grazie ad un patrimonio di circa 30.000 libri registrati su Cd, il diritto alla cultura e all'informazione. Sul territorio sono presenti Centri di distribuzione del Libro Parlato che si occupano di fornire consulenze e di spedire gratuitamente a casa degli utenti i documenti richiesti.
Un servizio inutile che va cancellato? Parrebbe proprio di sì, visto che da 3 anni a questa parte i finanziamenti statali a questa Onlus sono stati ridotti del 98%, praticamente azzerati.
Questo comporterà, come spiegato dal Presidente Nazionale il Prof. Tommaso Daniele, la chiusura di tutti i Centri di distribuzione presenti sul territorio lasciando agli utenti la sola possibilità di scaricare direttamente le opere dal sito web sul proprio computer.
E che servizio verrà fornito a quei non vedenti che non possiedono un computer o non sono in grado di compiere da soli le operazioni di download? Che fine faranno i lavoratori attualmente impiegati nei Centri di distribuzione? Che ne sarà del prezioso servizio di consulenza fornito agli utenti e alle Biblioteche comunali che spesso vi si rivolgono?
I tagli della spending review colpiscono anche la disabilità.
Il tentativo del Governo è far passare le iniziative a sostegno della disabilità come regalie o sostegno a inutili carrozzoni, a enti e associazioni che in questi anni hanno sostituito l'intervento statale e per lo più con il volontariato.

La spesa media italiana per la disabilità arriva a 438 euro procapite , molto al di sotto della media europea (531 euro) , lontani anni luce dai paesi del Nord europea (dati del Censis)La disabilità ricade sulle spalle delle famiglie, ben pochi sono gli interventi statali per introdurre i disabili nel mondo del lavoro (molti enti pubblici sono perfino inadempienti rispetto alle normative che obbligherebbero gli enti a riservare una percentuale per le nuove assunzioni).
Il Governo Monti con la spending non taglia privilegi ma servizi , soprattutto quelli a beneficio delle classi sociali più basse e delle figure socialmente deboli

Cobas Pubblico Impiego

Centro Nazionale del Libro Parlato, circolare n. 258 di 16 ottobre 2012

 

Pubblichiamo la circolare n. 258 del 16 ottobre 2012 in cui si comunica la chiusura di Centri di distribuzione del Libro parlato.

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Circolare Numero: 258

Oggetto: Centro Nazionale del Libro Parlato: ulteriore riduzione dei Centri di distribuzione.

Data: 16/10/2012

Ufficio: PN

Protocollo: 14031


Ai Consigli Regionali
dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti

Alle Sezioni Provinciali
dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti 

Ai Componenti il Consiglio Nazionale
dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti 

Ai Componenti il Collegio dei Probiviri
dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti

LORO SEDI

Questa circolare e' presente in forma digitale sul Sito Internet: http://www.uiciechi.it/documentazione/circolari/main_circ.asp

OGGETTO: Centro Nazionale del Libro Parlato: ulteriore riduzione dei Centri di distribuzione.

Carissimi,

faccio seguito alla deliberazione n. 4 del Consiglio Nazionale del 17 aprile 2009 avente per oggetto "Ristrutturazione del Centro Nazionale del Libro Parlato" con la quale venivano chiusi i centri di distribuzione di Roma, Trento, Messina e Padova e si annunciava che nei Centri con due unita' di personale i dipendenti andavano ridotti ad uno, per informarvi che, permanendo le difficolta' economiche (il contributo previsto dalla legge 282/1998 e' ridotto ormai del 50% ed ha perduto il suo potere di acquisto) e consentendo le nuove tecnologie di effettuare, da parte delle strutture locali, il download delle opere registrate dal Centro Nazionale del Libro Parlato consentendo di avvicinare il servizio ai soci, la Direzione Nazionale ha deciso che nel tempo, con la gradualita' necessaria, tutti i centri di distribuzione saranno chiusi e gli eventuali risparmi saranno investiti per un miglioramento della qualita' e della quantita' delle opere registrate.
Sono consapevole del fatto che la presente provochera' grosse preoccupazioni nel personale dipendente; tuttavia, non abbiamo scelta.
Come e' noto, non solo il contributo del Libro Parlato e' stato pressoche' azzerato ma anche i contributi previsti dalle Leggi 24/1996 e 373/1993 sono stati ridotti del 98% ed i nostri tentativi di ripristinarli, finora, non hanno avuto esito.
Colgo l'occasione per invitare i Presidenti Provinciali e Regionali ad attivarsi al piu' presto per l'attuazione del download in modo da essere pronti al momento della chiusura dei centri in parola. Per le procedure del download rivolgersi al nostro Centro Nazionale del Libro Parlato.
Allego alla presente un regolamento predisposto da Claudio Romano, uno dei due responsabile del Centro Nazionale del Libro Parlato, destinato soprattutto alle strutture che gia' utilizzano il download.
Cordiali saluti.
IL PRESIDENTE NAZIONALE
Prof. Tommaso Daniele

Alleg. 1


Centro Nazionale del Libro Parlato

Servizio del libro parlato on line 
Regolamento per il download delle opere da parte delle sezioni abilitate.


1 - ad ogni nuovo iscritto al servizio dovra' essere consegnata, preventivamente, copia della documentazione composta dagli allegati: 
a) modulo di iscrizione contenente l'assunzione di responsabilita'; 
b) regolamento del servizio; 
c) carta dei servizi; 
d) informativa circa il trattamento dei dati personali.
E' fatto obbligo a ciascun richiedente il servizio la restituzione, firmata per accettazione, sia del modulo di iscrizione che dell'informativa sul trattamento dei dati, condizione vincolante per la fruizione stessa del servizio; 

2 - le sezioni sono tenute ad effettuare , per ciascun utente, 10 download mensili, ove richiesti;

3 - la consegna delle opere deve essere evasa entro 7 (sette) giorni lavorativi dalla richiesta; 

4 - le sezioni abilitate sono tenute ad annotare, su apposito registro, ogni download o consegna effettuati. Il numero delle opere prestate a ciascun utente, dovra' essere conservato ed inviato al cnlp entro il 15 luglio per le opere consegnate entro il primo semestre dell'anno, ed entro il 15 gennaio dell'anno successivo per le opere consegnate entro il secondo semestre al fine di consentire l'inserimento dei dati nella relazione annuale sull'attivita' del servizio nonche' per le necessarie rendicontazioni da trasmettere alle autorita' competenti. 

5 - nel caso la sezione, per qualsiasi ragione, non sia in grado di soddisfare le richieste degli utenti secondo le modalita' sopra indicate, dovra' invitare gli stessi a rivolgersi al centro di distribuzione territorialmente competente.

venerdì 19 ottobre 2012

La Biblioteca della Giunta regionale della Toscana

 
 
Quanto si temeva è accaduto.
Martedì 7 agosto ore 15:41, un comunicato di Toscana Notizie fuga ogni dubbio sul destino della Biblioteca della Giunta, entrata suo malgrado nel vortice del piano di dismissione delle sedi in affitto di Regione Toscana. Il documento prevede infatti lo spostamento dei documenti conservati nel magazzino di Novoli  a Ospedaletto, in provincia di Pisa: 1.500 ml che comprendono annate di periodici, gazzette storiche, pubblicazioni regionali, fondi speciali e buona parte della collezione della Biblioteca che, per ragioni di spazio, non è stata possibile accogliere nella sede principale. Non si dettaglia invece sui locali della Biblioteca, ristrutturati nel 2009, ma gira voce che questi potranno essere adibiti a uffici per far posto al personale sfrattato dalle sedi in locazione. Nel comunicato si legge anche che la Biblioteca della Giunta in futuro (non si precisa quando) sarà fusa con quella del Consiglio Regionale, senza però fornire indicazione sugli spazi da destinare sia alla documentazione che al personale. Infatti, la nuova sede della Biblioteca del Consiglio è prevista in Palazzo Cerretani dove, almeno al momento, gli spazi sono appena sufficienti per il personale e i documenti della Biblioteca giuridico-legislativa e della Biblioteca dell’Identità toscana.
Una delle tante domande che ci poniamo è, naturalmente, che fine faranno i libri, i periodici e tutto il materiale conservato dalla Biblioteca della Giunta, frutto di decenni di investimenti; quale destino attende il personale della Biblioteca della Giunta, che da anni ha maturato una professionalità specifica in Regione Toscana; che ne sarà di COBIRE, il Coordinamento delle biblioteche e strutture documentarie della Regione Toscana, delle sue Agenzie e Istituti, che dagli anni '80 ha faticosamente messo in piedi una rete volta a razionalizzare le risorse e la spesa della documentazione per il governo regionale; che dire dei contratti in essere, delle gare aperte, di tutte quelle funzioni amministrative allocate alla Biblioteca; ma, soprattutto, che fine farà il servizio che la Biblioteca eroga non solo ai suoi utenti ma ai cittadini, alle biblioteche, alle scuole, alle università, agli enti pubblici, ai professionisti? A tali domande noi non solo non siamo in grado di dare risposte ma neanche di averle: la “razionalizzazione delle sedi e delle funzioni trasversali di supporto” ci è passata sopra la testa, senza che nessuno ci informasse né, tantomeno, ci proponesse un confronto.
Il personale delle due biblioteche tiene a precisare che non è contrario a priori all’idea di una Biblioteca unica regionale, che potrebbe rappresentare l’occasione per migliorare e potenziare i servizi e razionalizzare le risorse: tuttavia questa operazione implica una PROGETTAZIONE seria, rigorosa e ragionata di spazi, personale e risorse, una revisione delle collezioni e molto altro di cui chi ha già deciso non sembra aver tenuto conto, fermandosi alla soddisfazione dei mq. liberati dagli ingombranti libri.
Il personale della Biblioteca pertanto si oppone fermamente alla dispersione del patrimonio documentario della Biblioteca della Giunta e chiede che i servizi, le funzioni e le attività  siano garantiti ai medesimi livelli cui finora si sono attestati.
 
Lettera inviata all'AIB il 09 agosto 2012

La critica situazione dell'Istituto degli Innocenti di Firenze

 
 
L’Istituto degli Innocenti, gloriosa istituzione fiorentina, fa parte della ricchezza di questa città e tra le molteplici attività, ha, e forse sarebbe quasi meglio dire AVEVA, un servizio di documentazione che prevedeva, oltre al notevolissimo archivio storico, anche una Biblioteca specializzata sui temi psicologici, pedagogici, sociali, giuridici e statistici relativi all’Infanzia e all’Adolescenza.
 
A giugno 2012 ci lavoravano:
  • - 3 persone direttamente dipendenti dall’Istituto,
  • - 2 collaboratori con contratto co.co.co.
  • - 7 persone attraverso una cooperativa.
A luglio 2012 ci lavoravano:
  • - 3 persone direttamente dipendenti dall’Istituto
  • - 1 collaboratore co.co.co.
  • - 3 persone della cooperativa
Da un giorno all’altro il monte ore della cooperativa e del servizio in generale è stato diminuito di più del 50%, il collaboratore non ha avuto il rinnovo del contratto (sarebbe stato il quarto rinnovo in un anno e mezzo) e ora il servizio della cooperativa è stato prorogato solo fino a dicembre in attesa di decisioni.
  
Altri servizi dell’Istituto sono stati tagliati allo stesso modo. Una ventina di collaboratori, che già vivono nel precariato, sono stati tagliati oppure si sono visti offrire contratti indecenti (diminuzione del salario per lo stesso lavoro).
Le cause sono state date, da parte della dirigenza, alla spending review: all’incertezza dei mancati rinnovi dei contributi statali. Però le modalità delle decisioni e delle comunicazioni, la trasparenza e la discussione sono state considerate un optional da parte della dirigenza stessa.
Il sospetto è che alle volte la crisi sia solo un pretesto per tagliare quello che viene considerato inutile, non produttivo, forse anche scomodo. Abbiamo bisogno di dirigenti capaci e lungimiranti.
Altrimenti, come dice Marchionne, Firenze diventerà davvero piccola e povera, poiché la ricchezza di Firenze, della Toscana e dell’Italia, potrebbero poggiare e, per chi vuol davvero vedere, poggiano sulle attività non produttive. È il meraviglioso paradosso italiano, messo in pericolo da chi mette in pericolo le biblioteche!
 
 
Intervento a cura di Enos Mantoani
in occasione del presidio del 13 ottobre 2012
davanti alla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze

giovedì 18 ottobre 2012

Racconto di un utente della Biblioteca della Giunta Regionale della Toscana

..la Biblioteca di Alessandria, anch'essa chiusa..
 
Oggi, dalla nostra biblioteca mi è arrivato un sollecito di prestito scaduto.
Un invito a voler riconsegnare celermente un libro preso in prestito.
Normalmente, lo avrei considerato un noioso procedimento burocratico a cui semplicemente dar riscontro, salendo un piano di scale e riconsegnando il volume.
Magari prendendosela pure un pochino comoda. Conscio del fatto che la nostra fornitissima Biblio avrebbe probabilmente disposto di una seconda copia, nel caso che il libro avesse incrociato il contemporaneo interesse di un altro lettore.
Fulminato invece dalla notizia di questi ultimi giorni, che la Biblio chiuderà, quel banale pezzo di carta, quel banale sollecito, diventa quasi come una reliquia.
Come se rappresentasse l’ultimo efflato d’una importante (almeno per me) istituzione, che fa il suo dovere fino in fondo, che vuol riavere indietro i suoi preziosi libri, come se dovesse ancora prestarli, seppur consapevole di essere freddamente mandata al macero di lì a qualche giorno.
Sì, lo conserverò e mi ricorderò di quanto mi sia stata utile la sua funzione, di quante pagine abbia sfogliato, di quante notizie abbia carpito, di quante storie abbia incrociato fra i vari “personaggi” incontrati negli anni in quelle accoglienti e appena rinnovate sale di lettura.
C’era quell’anziana signora, che fino a qualche tempo fa, leggeva… Leggeva e ricopiava tutto su un quadernetto; poi quel signore, anch’esso in là con gli anni, che si dice fosse un ex-dipendente, esperto di navigazione, che divorava quotidiani e quotidiani, talvolta togliendoteli anche di sotto il muso…
Chi lo spiegherà a queste persone? Come faremo loro capire che strane “logiche” le privano di un pezzo fondamentale del loro quotidiano?
Chi mi farà accettare che, per creare qualche ufficio in più, dopo la schizofrenia della Spending Review - questa è la vera ragione - si distruggerà un pezzo di storia dell’ente in cui lavoro da più di vent'anni, uno dei veri punti di cui si potesse veramente vantare la Regione Toscana? Chi mi farà accettare che dovrò tentare un inutile suffragio alla lettura, con la solitaria navigazione nel chiuso del mio ufficio?
Tanta è l’amarezza che a qualcuno sono arrivato a scrivere: “Mi sdraierò in mezzo a via Di Novoli per la nostra bellissima biblioteca“. Forse lo farò davvero e prenderò per mano quegli anziani utenti... Forse di loro avranno pietà.
 
In occasione del presidio del 13 ottobre 2012 davanti alla BNCF

mercoledì 17 ottobre 2012

Come sarebbe il mondo senza biblioteche?



Tanto per cominciare, non potrete più prendere libri in prestito

Non potrete neanche più andare in biblioteca a leggere i giornali, italiani e stranieri

Non avrete più un luogo dove leggere e studiare in santa pace

Vi sarà più difficile trovare un posto dove utilizzare internet gratuitamente

Non potrete prendere film in prestito, ma neanche ascoltare musica: tutto vi costerà di più

Non potrete andare in biblioteca a prendere i libri per l'estate: leggerete di meno, ma forse socializzerete di più

I genitori non potranno più essere a fianco dei loro figli tra gli scaffali della biblioteca per accompagnarli nelle loro prime letture

Ma neanche i figli, già grandi, potranno esercitare il diritto alla lettura sia per il tempo libero che per lo studio

Gli studenti, tra l'altro, non avranno più la possibilità di attingere a un vasto patrimonio indispensabile per i loro studi

Gli adulti stessi, nel loro percorso permanente di apprendimento, non potranno  più avvalersi dei materiali della biblioteca.

Se poi avevate bisogno di aiuto nel reperimento di norme, leggi etc., ecco, anche in questo caso avrete perso un punto di riferimento

Se vi piaceva studiare la storia del vostro territorio, trovatevi un altro hobby

In molti potranno dire addio alle sperimentazioni in cucina studiate su libri presi in biblioteca: si torna a pasti classici e di tradizione

Anche viaggiare costerà di più: le guide turistiche della biblioteca non vi potranno più accompagnare nelle vostre avventure

Così come apprendere le lingue: manuali, corsi, dispense, cd-rom non saranno più disponibili

Se cercavate foto, immagini aeree: la porta è chiusa

Non potrete più dire agli amici: “Ci vediamo in biblioteca”

Ma, soprattutto, sarete e saremo tutti molto più poveri – da ogni punto di vista.

Elena Michelagnoli
Intervento letto al presidio del 13 ottobre 2012, davanti alla BNCF

martedì 16 ottobre 2012

Appello per la riapertura della Biblioteca di viale dei Pini

Firenze, 13 ottobre 2012 
Appello sostenuto in occasione del presidio organizzato da Bibliotecari Resistenti davanti alla BNCF.


Forse non tutti sanno che questa biblioteca nata nel cuore del vecchio Quartiere lapiriano dell’Isolotto grazie all’azione di volontariato dei cittadini, e poi sempre più potenziata dall’Amministrazione Comunale, tanto che all’inizio di questo secolo era uno dei centri di lettura maggiori dell’area fiorentina, da oltre cinque anni è stata chiusa. La chiusura ha preceduto di oltre un anno, tra l’altro, l’apertura della nuova biblioteca di Via Canova.  
Già dai tempi della sua ventilata chiusura, vari cittadini riunitisi in comitato hanno con forza richiesto la sua riapertura, seppure con un patrimonio librario minore rispetto al precedente, in modo di garantire una domanda e un’utenza che non trova affatto risposta nella nuova biblioteca di via Canova: i ragazzi della fascia elementare e medie inferiori e gli anziani residenti nel vecchio quartiere dell’Isolotto.

Nonostante impegni precisi assunti in occasione di un’assemblea pubblica prima delle elezioni amministrative da tutti i candidati sindaci, nonostante che la riapertura della Biblioteca di viale dei Pini fosse posta fra i punti contenuti nel Programma di mandato approvato in consiglio Comunale dal Sindaco Renzi, nonostante le ripetute richieste da parte dei cittadini nelle assemblee delle tre edizioni dei 100 luoghi in cui si è parlato di questo problema, la Biblioteca rimane chiusa e non sono stati avviati neppure quegli interventi di messa a norma e risanamento dell’attuale fabbricato.
Nell’occasione dell’ultima assemblea dei 100 luoghi si è registrata una disponibilità nuova in questa direzione del Direttore della Cultura Lucia di Siervo, per un immediato avvio dei lavori minimi per la riapertura della ex biblioteca.

Nella speranza che questa disponibilità trovi finalmente attuazione, i cittadini si aspettano che:
a.    Venga aperta al più presto la sala di studio e di lettura in passato autogestita dagli studenti universitari;
b.    Venga riaperta la sala destinata a biblioteca con una emeroteca ed una dotazione minima di libri, anche adottando forme innovative di deposito e prestito.

Queste richieste sono ormai da anni formulate con chiarezza e giustificate da una domanda locale non altrimenti soddisfabile.
Se ancora si dovesse dilazionare questo risarcimento riterremo gli attuali amministratori responsabili di inadempienze e di un danno nei confronti del diritto alla cultura dei cittadini residenti nel quartiere dell’Isolotto.


Comitato dei cittadini del Quartiere 4

lunedì 15 ottobre 2012

Foto dal presidio del 13 ottobre 2012 davanti alla BNCF

..c'è chi scrive, c'è chi parla, ma tutti a disposizione dei cittadini DAVANTI alla biblioteca..
..parole PER la città..


..slogan culturali su una biblioteca chiusa..
 



 






 

domenica 14 ottobre 2012

Rassegna stampa sulle criticità e sulle strategie delle biblioteche nel mondo

Segnalateci altri articoli interessanti sui propblemi delle Biblioteche nel mondo e sulle strategie che si adottano:

Spagna, Guadalajara, 14 ottobre 2012
El Paìs
http://cultura.elpais.com/cultura/2012/10/13/actualidad/1350148036_241892.html

Inghilterra, 14 settembre 2012
MicroMega
http://blog-micromega.blogautore.espresso.repubblica.it/2012/09/14/carlo-formenti-inghilterra-se-gli-squatter-salvano-la-biblioteca-pubblica/

Brasile, 14 agosto 2012
L'altracittà
http://altracitta.org/2012/08/14/piu-libri-per-la-liberta-in-brasile-i-detenuti-che-leggono-escono-prima/

Rassegna stampa sul nostro presidio del 13 ottobre 2012


  • Dalla Nazione del 14 ottobre 2012 - Edizione di FIRENZE
IL PRESIDIO IERI POMERIGGIO L’APPUNTAMENTO DAVANTI ALLA NAZIONALE
“Libri di tutti”, i bibliotecari in piazza
FIRENZE, città dell’orgoglio bibliotecario. Sembra quasi surreale alla luce dei tagli e della chiusura di diverse librerie come la Martelli, la libreria del Porcellino e per ultima la Edison. E ora il sospetto, per i bibliotecari, è la chiusura della Biblioteca della Giunta. Sono proprio queste le emergenze che rientrano tra i motivi che hanno spinto i «Bibliotecari resistenti toscani» a organizzare «Libri di tutti, liberi tutti. Le biblioteche sono un bene comune, difendiamole», il presidio, in occasione del «Bibliopride», davanti alla Biblioteca nazionale. «Noi — attaccano i bibliotecari provenienti da tutta la provincia — siamo vittime della spending review». Insomma, sono tanti i motivi per cui è stata organizzata l’iniziativa: «Difendere la Biblioteca come servizio pubblico contro i tagli alla cultura; ribadire il ruolo delle biblioteche nella vita delle città; garantire a tutti i cittadini il diritto di accesso all’informazione salvaguardando i posti di lavoro dei bibliotecari; tutelare i diritti dei lavoratori precari nelle biblioteche», come viene spiegato in una nota. «Ci sono ragioni di pensare, dato l’atto di agosto, che la Biblioteca della Giunta sarà presto unificata a quella del Consiglio regionale, con i conseguenti tagli di personale immaginiamo», spiega Gianna Vieri che dal 1978 lavora alla Biblioteca del Consiglio. «Non si può pensare di sottomettere la cultura alla spending review — continua —. C’è chi erroneamente pensa che oggi Google possa sostituire il nostro ruolo: niente di più sbagliato, molto spesso si rischia di trovare una cosa per un’altra. Il ruolo di intermediazione dei bibliotecari è importantissimo, basta pensare che tanti laureandi non sono in grado da soli di costruire una bibliografia da soli».
Rossella Conte

  • Dal Corriere fiorentino del 14 ottobre 2012


  • Post dal blog della Rete dei Comitati per la difesa del Territorio
http://newsdeicomitati.blogspot.it/2012/10/bibliopride-2012.html

  • Segnaliamo che anche RTV38 ha girato un servizio sul presidio davanti alla BNCF, andato in onda il 13 ottobre 2012 all'interno del notiziario serale delle 20,30. Ne abbiamo richiesto copia e speriamo di postarlo qui quanto prima.
 
  •  Un comunicato di Unaltracittà
http://www.perunaltracitta.org/cultura/bibliotecari-resistenti-de-zordo-un-presidio-in-difesa-delle-biblioteche-bene-comune

sabato 13 ottobre 2012

Manifesto UNESCO per le biblioteche pubbliche



La libertà, il benessere e lo sviluppo della società e degli individui sono valori umani fondamentali. Essi potranno essere raggiunti solo attraverso la capacità di cittadini ben informati di esercitare i loro diritti democratici e di giocare un ruolo attivo nella società. La partecipazione costruttiva e lo sviluppo della democrazia dipendono da un'istruzione soddisfacente, così come da un accesso libero e senza limitazioni alla conoscenza al pensiero, alla cultura e all'informazione.
La biblioteca pubblica, via di accesso locale alla conoscenza, costituisce una condizione essenziale per l'apprendimento permanente, l'indipendenza nelle decisioni, lo sviluppo culturale dell'individuo e dei gruppi sociali.
Questo Manifesto dichiara la fede dell'UNESCO nella biblioteca pubblica come forza vitale per l'istruzione, la cultura e l'informazione e come agente indispensabile per promuovere la pace e il benessere spirituale delle menti di uomini e donne.
Perciò, l'UNESCO incoraggia i governi nazionali e locali a sostenere le biblioteche pubbliche e a impegnarsi attivamente nel loro sviluppo.


La biblioteca pubblica


La biblioteca pubblica è il centro informativo locale che rende prontamente disponibile per i suoi utenti ogni genere di conoscenza e informazione.
I servizi della biblioteca pubblica sono forniti sulla base dell'uguaglianza di accesso per tutti, senza distinzione di età, razza, sesso, religione, nazionalità, lingua o condizione sociale. Servizi e materiali specifici devono essere forniti a quegli utenti che, per qualsiasi ragione, non abbiano la possibilità di utilizzare servizi e materiali ordinari, per esempio le minoranze linguistiche, le persone disabili, ricoverate in ospedale, detenute nelle carceri.
Ogni fascia d'età deve trovare materiale rispondente ai propri bisogni. Le raccolte e i servizi devono comprendere tutti i generi appropriati di mezzi e nuove tecnologie, così come i materiali tradizionali. L'alta qualità e la rispondenza ai bisogni e alle condizioni locali sono fonda. mentali. I materiali devono riflettere gli orientamenti attuali e l'evoluzione della società, cosi come la memoria dell'immaginazione e degli sforzi dell'uomo.
Le raccolte e i servizi non devono essere soggetti ad alcun tipo di censura ideologica, politica o religiosa, né a pressioni commerciali.


Compiti della biblioteca pubblica


I seguenti compiti chiave, che riguardano l'informazione, l'alfabetizzazione, l'istruzione e la cultura, dovrebbero essere al centro dei servizi della biblioteca pubblica:

1. creare e rafforzare nei ragazzi l'abitudine alla lettura fin dalla tenera età;
2. sostenere sia l'educazione individuale e l'autoistruzione, sia l'istruzione formale a tutti i livelli;
3. offrire opportunità per lo sviluppo creativo della persona;
4. stimolare l'immaginazione e la creatività di ragazzi e giovani:
5. promuovere la consapevolezza dell'eredità culturale, l'apprezzamento delle arti, la comprensione delle scoperte e innovazioni scientifiche;
6. dare accesso alle espressioni culturali di tutte le arti rappresentabili;
7. incoraggiare il dialogo interculturale e proteggere la diversità culturale;
8. sostenere la tradizione orale;
9. garantire l'accesso ai cittadini a ogni tipo di informazione di comunità;
10. fornire servizi d'informazione adeguati alle imprese, alle associazioni e ai gruppi di interesse locali;
11. agevolare lo sviluppo delle capacità di uso dell'informazione e del calcolatore;
12. sostenere le attività e i programmi di alfabetizzazione rivolti a tutte le fasce d'età, parteciparvi e, se necessario, avviarli.

Finanziamento, legislazione e reti



- In linea di principio, l'uso della biblioteca pubblica deve essere gratuito.
- La biblioteca pubblica rientra nelle responsabilità delle autorità locali e nazionali. Deve essere retta da una legislazione specifica e finanziata dalle amministrazioni nazionali e locali. Deve costituire una componente essenziale di ogni strategia a lungo termine per la cultura, per la diffusione dell'informazione, dell'alfabetismo e dell'istruzione.
- Per assicurare cooperazione e coordinamento a livello nazionale, la legislazione e i programmi strategici devono anche definire e promuovere una rete bibliotecaria nazionale basata su standard di servizio accettati.
- La rete bibliotecaria pubblica deve essere progettata tenendo conto delle biblioteche nazionali, regionali, di ricerca e speciali, così come delle biblioteche scolastiche e universitarie.


Funzionamento e gestione


- Deve essere formulata una politica chiara che definisca gli obiettivi, le priorità e i servizi tenendo conto dei bisogni della comunità locale. La biblioteca pubblica deve essere organizzata in maniera efficace e devono essere osservati standard professionali di funzionamento.
- Deve essere garantita la cooperazione con i partner relativi, ad esempio gruppi di utenti e altri professionisti a livello sia locale, regionale e nazionale, sia internazionale.
- I servizi devono essere fisicamente accessibili a tutti i membri della comunità. Ciò comporta una buona localizzazione degli edifici, attrezzature adatte per la lettura e lo studio, le tecnologie necessarie e orari di apertura sufficienti e comodi per gli utenti. Analogamente comporta servizi esterni per coloro che non sono in grado di frequentare la biblioteca.
- I servizi bibliotecari devono essere adattati ai diversi bisogni delle comunità rurali e di quelle urbane.
- Il bibliotecario è un intermediario attivo tra gli utenti e le risorse. La formazione e l'aggiornamento professionale del bibliotecario sono indispensabili per garantire servizi adeguati.
- Devono essere svolte attività all'esterno e programmi di istruzione degli utenti affinché questi possano trarre vantaggio da tutte le risorse.

Attuazione del Manifesto


Le autorità responsabili a livello nazionale e locale e l'intera comunità bibliotecaria in tutto il mondo sono perciò esortate a mettere in pratica i principi espressi in questo Manifesto.



Tratto dal sito AIB

mercoledì 10 ottobre 2012

L'appello dei lavoratori della Biblioteca Universitaria di Pisa


"A distanza di oltre quattro mesi dalla chiusura al pubblico della Biblioteca Universitaria di Pisa e del Palazzo della Sapienza, dove essa ha sede fin dal 1923, i lavoratori della Biblioteca hanno appreso la notizia che il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha individuato in alcuni locali del Palazzo di S. Matteo (ex Dipartimento di Storia dell'Arte) la sede provvisoria della Biblioteca Universitaria.
Sulla base di questa notizia i lavoratori della Biblioteca Universitaria di Pisa ribadiscono queste loro richieste come irrinunciabili: Deve essere eseguita al più presto possibile la programmata perizia congiunta dei tecnici di Università e Ministero Beni e Attività Culturali, in modo che siano definite una volta per tutte le eventuali opere necessarie alla messa in sicurezza dell'edificio. Tali interventi andranno eseguiti tenendo conto dell'esigenza di non spostare i fondi librari o peggio ancora inscatolarli con gravi danni alla loro conservazione e spese per centinaia di migliaia di euro.
Nella sede provvisoria, per poter riaprire i servizi al pubblico, devono essere possibili la consultazione e il prestito di tutto il nostro patrimonio librario, sia antico che moderno. Questo non sarebbe possibile se anche parte dei volumi fosse inscatolata.
Deve essere riaffermato l'obiettivo, come espresso in parlamento dal Sottosegretario Cecchi nel giugno scorso, di restituire alla Biblioteca Universitaria di Pisa una volta ultimati i lavori di ristrutturazione, almeno gli stessi locali attualmente occupati.
I lavoratori, nel ricordare che la Biblioteca Universitaria ha svolto nei secoli la funzione essenziale e insostituibile di memoria dell'Università e della città, chiedono a tutte le autorità coinvolte, alle forze politiche e sindacali, agli studiosi, agli studenti e a tutti i cittadini che il suo patrimonio rimanga indivisibile e nella sua interezza fruibile nell'unica Biblioteca Statale e pubblica della città.

I lavoratori della Biblioteca Universitaria di Pisa."

lunedì 8 ottobre 2012

Bibliopride Firenze 2012




  
“BIBLIOPRIDE” FIRENZE 
13 OTTOBRE 2012


LIBRI DI TUTTI, LIBERI TUTTI
Le Biblioteche sono un Bene Comune: difendiamole!


“Fondare biblioteche è come costruire ancora granai pubblici, ammassare riserve contro l'inverno dello spirito che da molti indizi, mio malgrado, vedo venire.”


I BIBLIOTECARI RESISTENTI toscani
indicono
Sabato 13 ottobre 2012
in occasione del “Bibliopride”


PRESIDIO DAVANTI LA
BIBLIOTECA  NAZIONALE CENTRALE DI FIRENZE
Piazza dei Cavalleggeri
dalle ore 15.00 alle ore 19.00


per:
-        difendere la Biblioteca come servizio pubblico contro i tagli alla cultura
-        ribadire il ruolo delle biblioteche nella vita delle città
-        garantire a tutti i cittadini il diritto di accesso all'informazione salvaguardando i posti di lavoro dei bibliotecari
-        tutelare i diritti dei lavoratori precari nelle biblioteche



e invitano tutte le biblioteche, i bibliotecari, le associazioni, i sindacati, i movimenti, gli utenti e i cittadini a partecipare numerosi.


BIBLIOTECARI RESISTENTI toscani


Per informazioni:
Elena Michelagnoli : e.michelagnoli@gmail.com
Lucia Taddei: lu1968@alice.it
Daniela Chiavacci: danielachi58@gmail.com




Aderiscono alla manifestazione:

Elena Michelagnoli
Lucia Taddei
Confederazione Cobas Toscana
Daniela Chiavacci

Maria Rosaria Annunziata
Unione Sindacale di Base – Pubblico Impiego – Toscana
Furio Lippi
Franco Bertolucci
Andrea Mancini
Enos Mantoani
Arci Empolese Valdelsa
Livia Poggesi
Il Grandevetro
Alessandro Scarpellini
Cristina Dell'Orso
Grazia Asta
Lucia Briani
Francesca Navarria
Laura Guarnieri
Carlo Ghilli
Biblioteca Comunale di Fiesole
PerUnaltracittà – Firenze
Associazione Castello Civico Zero, Castelfiorentino
Istituto Ernesto de Martino
CGIL Regione Toscana
Comitato contro la privatizzazione di Ataf – Trasporto Pubblico Bene Comune
Michele Neri
CUB Toscana
Associazione culturale Allibratori A.p.s. Onlus
Milvia Dabizzi
Silvia Bruni
NIDIL Firenze
Associazione dei Lettori BNCF