giovedì 18 ottobre 2012

Racconto di un utente della Biblioteca della Giunta Regionale della Toscana

..la Biblioteca di Alessandria, anch'essa chiusa..
 
Oggi, dalla nostra biblioteca mi è arrivato un sollecito di prestito scaduto.
Un invito a voler riconsegnare celermente un libro preso in prestito.
Normalmente, lo avrei considerato un noioso procedimento burocratico a cui semplicemente dar riscontro, salendo un piano di scale e riconsegnando il volume.
Magari prendendosela pure un pochino comoda. Conscio del fatto che la nostra fornitissima Biblio avrebbe probabilmente disposto di una seconda copia, nel caso che il libro avesse incrociato il contemporaneo interesse di un altro lettore.
Fulminato invece dalla notizia di questi ultimi giorni, che la Biblio chiuderà, quel banale pezzo di carta, quel banale sollecito, diventa quasi come una reliquia.
Come se rappresentasse l’ultimo efflato d’una importante (almeno per me) istituzione, che fa il suo dovere fino in fondo, che vuol riavere indietro i suoi preziosi libri, come se dovesse ancora prestarli, seppur consapevole di essere freddamente mandata al macero di lì a qualche giorno.
Sì, lo conserverò e mi ricorderò di quanto mi sia stata utile la sua funzione, di quante pagine abbia sfogliato, di quante notizie abbia carpito, di quante storie abbia incrociato fra i vari “personaggi” incontrati negli anni in quelle accoglienti e appena rinnovate sale di lettura.
C’era quell’anziana signora, che fino a qualche tempo fa, leggeva… Leggeva e ricopiava tutto su un quadernetto; poi quel signore, anch’esso in là con gli anni, che si dice fosse un ex-dipendente, esperto di navigazione, che divorava quotidiani e quotidiani, talvolta togliendoteli anche di sotto il muso…
Chi lo spiegherà a queste persone? Come faremo loro capire che strane “logiche” le privano di un pezzo fondamentale del loro quotidiano?
Chi mi farà accettare che, per creare qualche ufficio in più, dopo la schizofrenia della Spending Review - questa è la vera ragione - si distruggerà un pezzo di storia dell’ente in cui lavoro da più di vent'anni, uno dei veri punti di cui si potesse veramente vantare la Regione Toscana? Chi mi farà accettare che dovrò tentare un inutile suffragio alla lettura, con la solitaria navigazione nel chiuso del mio ufficio?
Tanta è l’amarezza che a qualcuno sono arrivato a scrivere: “Mi sdraierò in mezzo a via Di Novoli per la nostra bellissima biblioteca“. Forse lo farò davvero e prenderò per mano quegli anziani utenti... Forse di loro avranno pietà.
 
In occasione del presidio del 13 ottobre 2012 davanti alla BNCF

Nessun commento:

Posta un commento