martedì 16 ottobre 2012

Appello per la riapertura della Biblioteca di viale dei Pini

Firenze, 13 ottobre 2012 
Appello sostenuto in occasione del presidio organizzato da Bibliotecari Resistenti davanti alla BNCF.


Forse non tutti sanno che questa biblioteca nata nel cuore del vecchio Quartiere lapiriano dell’Isolotto grazie all’azione di volontariato dei cittadini, e poi sempre più potenziata dall’Amministrazione Comunale, tanto che all’inizio di questo secolo era uno dei centri di lettura maggiori dell’area fiorentina, da oltre cinque anni è stata chiusa. La chiusura ha preceduto di oltre un anno, tra l’altro, l’apertura della nuova biblioteca di Via Canova.  
Già dai tempi della sua ventilata chiusura, vari cittadini riunitisi in comitato hanno con forza richiesto la sua riapertura, seppure con un patrimonio librario minore rispetto al precedente, in modo di garantire una domanda e un’utenza che non trova affatto risposta nella nuova biblioteca di via Canova: i ragazzi della fascia elementare e medie inferiori e gli anziani residenti nel vecchio quartiere dell’Isolotto.

Nonostante impegni precisi assunti in occasione di un’assemblea pubblica prima delle elezioni amministrative da tutti i candidati sindaci, nonostante che la riapertura della Biblioteca di viale dei Pini fosse posta fra i punti contenuti nel Programma di mandato approvato in consiglio Comunale dal Sindaco Renzi, nonostante le ripetute richieste da parte dei cittadini nelle assemblee delle tre edizioni dei 100 luoghi in cui si è parlato di questo problema, la Biblioteca rimane chiusa e non sono stati avviati neppure quegli interventi di messa a norma e risanamento dell’attuale fabbricato.
Nell’occasione dell’ultima assemblea dei 100 luoghi si è registrata una disponibilità nuova in questa direzione del Direttore della Cultura Lucia di Siervo, per un immediato avvio dei lavori minimi per la riapertura della ex biblioteca.

Nella speranza che questa disponibilità trovi finalmente attuazione, i cittadini si aspettano che:
a.    Venga aperta al più presto la sala di studio e di lettura in passato autogestita dagli studenti universitari;
b.    Venga riaperta la sala destinata a biblioteca con una emeroteca ed una dotazione minima di libri, anche adottando forme innovative di deposito e prestito.

Queste richieste sono ormai da anni formulate con chiarezza e giustificate da una domanda locale non altrimenti soddisfabile.
Se ancora si dovesse dilazionare questo risarcimento riterremo gli attuali amministratori responsabili di inadempienze e di un danno nei confronti del diritto alla cultura dei cittadini residenti nel quartiere dell’Isolotto.


Comitato dei cittadini del Quartiere 4

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