mercoledì 10 ottobre 2012

L'appello dei lavoratori della Biblioteca Universitaria di Pisa


"A distanza di oltre quattro mesi dalla chiusura al pubblico della Biblioteca Universitaria di Pisa e del Palazzo della Sapienza, dove essa ha sede fin dal 1923, i lavoratori della Biblioteca hanno appreso la notizia che il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha individuato in alcuni locali del Palazzo di S. Matteo (ex Dipartimento di Storia dell'Arte) la sede provvisoria della Biblioteca Universitaria.
Sulla base di questa notizia i lavoratori della Biblioteca Universitaria di Pisa ribadiscono queste loro richieste come irrinunciabili: Deve essere eseguita al più presto possibile la programmata perizia congiunta dei tecnici di Università e Ministero Beni e Attività Culturali, in modo che siano definite una volta per tutte le eventuali opere necessarie alla messa in sicurezza dell'edificio. Tali interventi andranno eseguiti tenendo conto dell'esigenza di non spostare i fondi librari o peggio ancora inscatolarli con gravi danni alla loro conservazione e spese per centinaia di migliaia di euro.
Nella sede provvisoria, per poter riaprire i servizi al pubblico, devono essere possibili la consultazione e il prestito di tutto il nostro patrimonio librario, sia antico che moderno. Questo non sarebbe possibile se anche parte dei volumi fosse inscatolata.
Deve essere riaffermato l'obiettivo, come espresso in parlamento dal Sottosegretario Cecchi nel giugno scorso, di restituire alla Biblioteca Universitaria di Pisa una volta ultimati i lavori di ristrutturazione, almeno gli stessi locali attualmente occupati.
I lavoratori, nel ricordare che la Biblioteca Universitaria ha svolto nei secoli la funzione essenziale e insostituibile di memoria dell'Università e della città, chiedono a tutte le autorità coinvolte, alle forze politiche e sindacali, agli studiosi, agli studenti e a tutti i cittadini che il suo patrimonio rimanga indivisibile e nella sua interezza fruibile nell'unica Biblioteca Statale e pubblica della città.

I lavoratori della Biblioteca Universitaria di Pisa."

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