Quanto si temeva è accaduto.
Martedì 7 agosto ore 15:41, un comunicato di Toscana Notizie fuga ogni dubbio sul destino della Biblioteca della Giunta, entrata suo malgrado nel vortice del piano di dismissione delle sedi in affitto di Regione Toscana. Il documento prevede infatti lo spostamento dei documenti conservati nel magazzino di Novoli a Ospedaletto, in provincia di Pisa: 1.500 ml che comprendono annate di periodici, gazzette storiche, pubblicazioni regionali, fondi speciali e buona parte della collezione della Biblioteca che, per ragioni di spazio, non è stata possibile accogliere nella sede principale. Non si dettaglia invece sui locali della Biblioteca, ristrutturati nel 2009, ma gira voce che questi potranno essere adibiti a uffici per far posto al personale sfrattato dalle sedi in locazione. Nel comunicato si legge anche che la Biblioteca della Giunta in futuro (non si precisa quando) sarà fusa con quella del Consiglio Regionale, senza però fornire indicazione sugli spazi da destinare sia alla documentazione che al personale. Infatti, la nuova sede della Biblioteca del Consiglio è prevista in Palazzo Cerretani dove, almeno al momento, gli spazi sono appena sufficienti per il personale e i documenti della Biblioteca giuridico-legislativa e della Biblioteca dell’Identità toscana.
Una delle tante domande che ci poniamo è, naturalmente, che fine faranno i libri, i periodici e tutto il materiale conservato dalla Biblioteca della Giunta, frutto di decenni di investimenti; quale destino attende il personale della Biblioteca della Giunta, che da anni ha maturato una professionalità specifica in Regione Toscana; che ne sarà di COBIRE, il Coordinamento delle biblioteche e strutture documentarie della Regione Toscana, delle sue Agenzie e Istituti, che dagli anni '80 ha faticosamente messo in piedi una rete volta a razionalizzare le risorse e la spesa della documentazione per il governo regionale; che dire dei contratti in essere, delle gare aperte, di tutte quelle funzioni amministrative allocate alla Biblioteca; ma, soprattutto, che fine farà il servizio che la Biblioteca eroga non solo ai suoi utenti ma ai cittadini, alle biblioteche, alle scuole, alle università, agli enti pubblici, ai professionisti? A tali domande noi non solo non siamo in grado di dare risposte ma neanche di averle: la “razionalizzazione delle sedi e delle funzioni trasversali di supporto” ci è passata sopra la testa, senza che nessuno ci informasse né, tantomeno, ci proponesse un confronto.
Il personale delle due biblioteche tiene a precisare che non è contrario a priori all’idea di una Biblioteca unica regionale, che potrebbe rappresentare l’occasione per migliorare e potenziare i servizi e razionalizzare le risorse: tuttavia questa operazione implica una PROGETTAZIONE seria, rigorosa e ragionata di spazi, personale e risorse, una revisione delle collezioni e molto altro di cui chi ha già deciso non sembra aver tenuto conto, fermandosi alla soddisfazione dei mq. liberati dagli ingombranti libri.
Il personale della Biblioteca pertanto si oppone fermamente alla dispersione del patrimonio documentario della Biblioteca della Giunta e chiede che i servizi, le funzioni e le attività siano garantiti ai medesimi livelli cui finora si sono attestati.
Lettera inviata all'AIB il 09 agosto 2012
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