domenica 21 ottobre 2012

Centro Nazionale del Libro Parlato: comunicato Cobas del 21 ottobre 2012

Pubblichiamo il comunicato dei Cobas del Pubblico Impiego relativo alla situazione del Centro Nazionale del Libro Parlato del 21 ottobre 2012




Il Libro Parlato è un servizio che l'Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti fornisce gratuitamente da anni a non vedenti e a tutte le persone con difficoltà di lettura assicurando loro, grazie ad un patrimonio di circa 30.000 libri registrati su Cd, il diritto alla cultura e all'informazione. Sul territorio sono presenti Centri di distribuzione del Libro Parlato che si occupano di fornire consulenze e di spedire gratuitamente a casa degli utenti i documenti richiesti.
Un servizio inutile che va cancellato? Parrebbe proprio di sì, visto che da 3 anni a questa parte i finanziamenti statali a questa Onlus sono stati ridotti del 98%, praticamente azzerati.
Questo comporterà, come spiegato dal Presidente Nazionale il Prof. Tommaso Daniele, la chiusura di tutti i Centri di distribuzione presenti sul territorio lasciando agli utenti la sola possibilità di scaricare direttamente le opere dal sito web sul proprio computer.
E che servizio verrà fornito a quei non vedenti che non possiedono un computer o non sono in grado di compiere da soli le operazioni di download? Che fine faranno i lavoratori attualmente impiegati nei Centri di distribuzione? Che ne sarà del prezioso servizio di consulenza fornito agli utenti e alle Biblioteche comunali che spesso vi si rivolgono?
I tagli della spending review colpiscono anche la disabilità.
Il tentativo del Governo è far passare le iniziative a sostegno della disabilità come regalie o sostegno a inutili carrozzoni, a enti e associazioni che in questi anni hanno sostituito l'intervento statale e per lo più con il volontariato.

La spesa media italiana per la disabilità arriva a 438 euro procapite , molto al di sotto della media europea (531 euro) , lontani anni luce dai paesi del Nord europea (dati del Censis)La disabilità ricade sulle spalle delle famiglie, ben pochi sono gli interventi statali per introdurre i disabili nel mondo del lavoro (molti enti pubblici sono perfino inadempienti rispetto alle normative che obbligherebbero gli enti a riservare una percentuale per le nuove assunzioni).
Il Governo Monti con la spending non taglia privilegi ma servizi , soprattutto quelli a beneficio delle classi sociali più basse e delle figure socialmente deboli

Cobas Pubblico Impiego

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